DPI anticaduta e prevenzione: come valutare l’idoneità del dispositivo rispetto al rischio

I dispositivi di protezione individuale (DPI) anticaduta svolgono un ruolo fondamentale nella tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori che operano in quota o in contesti con pericolo di caduta dall’alto. 


La scelta del corretto DPI non può prescindere da un’attenta valutazione dei rischi presenti sul luogo di lavoro e dall’adeguamento alle normative vigenti. 


In Italia, la legislazione in materia impone specifici obblighi sia ai datori di lavoro che agli operatori, con l’obiettivo di prevenire infortuni gravi o fatali.


Per garantire un’efficace protezione, è essenziale che i DPI anticaduta siano selezionati in base al contesto operativo, al tipo di attività svolta e alle caratteristiche tecniche del dispositivo stesso. 


Questa guida intende fornire una panoramica chiara e dettagliata per aiutare anche i non esperti a comprendere quali criteri adottare nella valutazione dell’idoneità di un dispositivo anticaduta rispetto al rischio. 

Conoscere i DPI anticaduta per scegliere la soluzione giusta in ogni contesto

I dispositivi anticaduta sono progettati per proteggere i lavoratori dal rischio di cadute dall’alto, che rappresentano una delle principali cause di infortunio nei settori dell’edilizia, della manutenzione e dell’industria. 


Per scegliere il DPI più adatto è necessario conoscere le diverse categorie esistenti e il loro funzionamento.

Tipologie di dispositivi di protezione anticaduta

I DPI anticaduta si suddividono in tre categorie principali: sistemi di trattenuta, sistemi di posizionamento e sistemi di arresto caduta. 


I sistemi di trattenuta impediscono fisicamente al lavoratore di raggiungere zone pericolose, limitando i movimenti all’interno di un’area sicura. 


I sistemi di posizionamento permettono di mantenere una posizione stabile durante il lavoro, ad esempio su superfici verticali. 


I sistemi di arresto caduta, infine, sono progettati per fermare una caduta in atto e ridurre al minimo le conseguenze dell’impatto.


Ogni tipologia è composta da elementi specifici come imbracature, cordini, connettori, dispositivi retrattili o dissipatori di energia. 


La scelta tra queste soluzioni dipende dal tipo di attività da svolgere, dall’altezza di lavoro e dalle condizioni ambientali.

Elementi che compongono un sistema anticaduta

Un sistema anticaduta completo è costituito da tre componenti essenziali: il dispositivo di ancoraggio, il collegamento e il corpo del lavoratore.


Il punto di ancoraggio deve essere sicuro, resistente e conforme alle norme tecniche applicabili. 


Il collegamento, rappresentato da cordini o dispositivi retrattili, collega il corpo del lavoratore al punto di ancoraggio e deve essere scelto in base alla lunghezza necessaria e alla forza d’arresto ammissibile. 


Infine, l’imbracatura deve adattarsi perfettamente al corpo dell’operatore e garantire il supporto adeguato in caso di caduta.


Tutti gli elementi devono essere compatibili tra loro e conformi agli standard europei, come la normativa EN 361 per le imbracature di sicurezza e la EN 355 per i dissipatori di energia. 


Solo un sistema integrato e correttamente assemblato può offrire una protezione efficace.

Differenze tra prevenzione del rischio e arresto della caduta

È importante distinguere tra misure di prevenzione e sistemi di arresto caduta. 


La prevenzione consiste nell’adozione di soluzioni che impediscono al lavoratore di cadere, come parapetti, reti o sistemi di trattenuta. 


L’arresto della caduta, invece, interviene nel momento in cui la caduta si verifica, limitandone le conseguenze attraverso dispositivi appositi.


Nel valutare l’idoneità di un DPI è necessario analizzare se il rischio può essere eliminato o ridotto attraverso misure collettive prima di ricorrere ai dispositivi individuali. 


La gerarchia delle misure di sicurezza impone infatti di privilegiare sempre le soluzioni preventive rispetto a quelle reattive.

La valutazione del rischio come punto di partenza per la scelta del DPI

Per garantire la sicurezza dei lavoratori è fondamentale che la scelta del DPI anticaduta avvenga sulla base di un’accurata valutazione dei rischi. 


Questo processo consente di individuare le condizioni specifiche dell’ambiente di lavoro e selezionare i dispositivi più adatti.

Analisi del contesto e identificazione dei pericoli

La valutazione del rischio parte da un’analisi approfondita del contesto operativo. 


Vanno considerate l’altezza da terra, la stabilità della superficie, la presenza di ostacoli, la possibilità di oscillazioni in caso di caduta e l’accessibilità ai punti di ancoraggio. Inoltre, è necessario valutare le condizioni atmosferiche, l’illuminazione e altri fattori che possono influire sull’efficacia dei dispositivi.


Questa fase permette di identificare i pericoli reali e potenziali, valutare la probabilità di una caduta e le conseguenze che essa potrebbe avere. 


Solo con queste informazioni è possibile scegliere un sistema adeguato e conforme ai requisiti tecnici.

Requisiti normativi per l’idoneità del DPI

Secondo il Decreto Legislativo 81/2008, il datore di lavoro è tenuto a fornire ai lavoratori DPI adeguati al rischio, certificati secondo le norme tecniche vigenti e accompagnati da istruzioni chiare.


I DPI devono essere marcati CE e rispettare le specifiche indicate nei regolamenti europei, in particolare il Regolamento (UE) 2016/425.


Oltre alla certificazione, l’idoneità di un dispositivo dipende anche dalla sua compatibilità con le caratteristiche fisiche del lavoratore, dalla semplicità di utilizzo e dalla possibilità di effettuare controlli regolari. 


L’impiego di dispositivi non certificati o non idonei costituisce una violazione della normativa e comporta gravi rischi per la sicurezza.

Adattamento del DPI al tipo di attività e al lavoratore

Ogni attività richiede un approccio specifico alla selezione del DPI. 


Ad esempio, i lavori su tralicci richiedono dispositivi che permettano ampia libertà di movimento e rapida mobilità, mentre per la manutenzione su coperture inclinate può essere preferibile un sistema di trattenuta. 


La stessa attività può richiedere soluzioni differenti in base all’altezza e alla configurazione del sito.


Inoltre, è necessario considerare le caratteristiche individuali del lavoratore come peso, altezza, capacità motoria e livello di esperienza. 


Un DPI troppo ingombrante o complesso può ostacolare le operazioni e ridurre la sicurezza complessiva. 


Per questo motivo, è consigliabile effettuare prove pratiche e verificare il comfort del dispositivo prima dell’impiego.

Controllo, manutenzione e formazione per un uso sicuro dei DPI anticaduta

Una volta selezionato il dispositivo adeguato, è indispensabile garantire il suo corretto utilizzo e il mantenimento delle condizioni di efficienza nel tempo. 


A ciò si aggiunge l’importanza della formazione del personale coinvolto.

Verifica e ispezione periodica dei dispositivi

Tutti i DPI anticaduta devono essere sottoposti a controlli regolari per assicurare che mantengano le proprie caratteristiche tecniche. 


Le ispezioni devono essere effettuate da personale qualificato secondo le indicazioni del produttore, con cadenza almeno annuale o dopo ogni evento che possa aver compromesso il dispositivo.


Durante le verifiche vengono controllati la presenza di usure, la tenuta dei connettori, lo stato delle cuciture e l’efficacia dei meccanismi di bloccaggio. 


In caso di anomalie, il dispositivo deve essere ritirato e sostituito. 


Un controllo accurato è indispensabile per prevenire malfunzionamenti durante l’uso.

Conservazione e manutenzione ordinaria

Oltre ai controlli programmati, è necessario che i DPI siano correttamente conservati e manutenuti. 


I dispositivi devono essere riposti in luoghi asciutti, protetti da agenti atmosferici e fonti di calore. 


Dopo l’uso è buona norma pulirli secondo le istruzioni del produttore, evitando l’impiego di sostanze aggressive che potrebbero danneggiarli.


Una manutenzione accurata contribuisce a prolungare la vita utile del dispositivo e ne garantisce l’efficienza. 


La negligenza nella conservazione può causare un degrado delle prestazioni e mettere a rischio la sicurezza dell’operatore.

Formazione obbligatoria e addestramento pratico

Infine, la formazione degli operatori è un requisito imprescindibile. 


Il datore di lavoro ha l’obbligo di assicurarsi che ogni lavoratore che utilizzi DPI anticaduta riceva un’adeguata formazione teorica e pratica. 


I corsi devono coprire l’uso corretto dei dispositivi, le tecniche di ancoraggio, le manovre di emergenza e la conoscenza dei rischi associati.


L’addestramento pratico è particolarmente importante per acquisire familiarità con i dispositivi e saper reagire tempestivamente in caso di situazioni critiche. 


Una formazione efficace aumenta la consapevolezza del pericolo e contribuisce a creare una cultura della sicurezza all’interno dell’organizzazione.

Hai capito come valutare l’idoneità del DPI anticaduta rispetto al rischio specifico?

I DPI anticaduta rappresentano uno strumento essenziale per la prevenzione degli infortuni nei lavori in quota. 


Tuttavia, la loro efficacia dipende strettamente dalla corretta valutazione dei rischi, dalla conformità alle normative, dalla scelta adeguata in funzione delle condizioni operative e dalla formazione continua degli operatori. 


Solo un approccio metodico, basato su analisi dettagliate e controlli costanti, consente di garantire un utilizzo sicuro ed efficace dei dispositivi. 


La sicurezza in altezza non può essere improvvisata ma deve essere pianificata, monitorata e sostenuta da competenze specifiche e dispositivi affidabili.


Informazioni tratte da: https://www.pegasoanticaduta.it/dpi-anticaduta/

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